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Lettera a Cristina (bocca di rosa)

Beh, e' bene che tu lo sappia. Ero io quel 40enne che hai incontrato in metro'.
Avevo, per la precisione, 39 anni e 10 mesi.
E, ti sbagli, non stavo scrivendo proprio a nessuno, cercavo solo l'applicazione della telecamera per riprenderti con un filmino o scattarti delle foto per averti anche dopo, per masturbarmi.
Maledetta app, non riuscivo a trovarla, perche' ero distratto dalle tue mutandine.
Eri seduta nello stesso vagone davanti a me e ti divertivi ad accavallare le gambe per provocarmi.
E maledette mutandine, avrei voluto vederti come eri eccitata.
"Troia" Nel senso di una imprecazione: si "porca troia"! Perche' sei scesa alla mia femata?
Perche' sei scesa anche tu seguendomi e passandomi vicina quasi a urtarmi con un braccio fra la folla?!!!
Perche' mi hai sussurrato, sfiorandomi, "seguimi" ?
Tu mi hai preceduta, guidandomi nel flusso della folla, guardandomi ogni tanto con la coda dell'occhio.
Sei entrata per prima nei bagni del metro', quelli degli uomini.
Io ti ho seguita, incredulo ma eccitato.
Appena entrati in bagno ci siamo accorti che era vuoto, eravamo soli.
Tu mi hai afferrato per un braccio e trascinato dentro una piccola toilette con wc, e hai chiuso la porta.

Tu avevi voglia di succhiare il cazzo. E lo hai fatto.
Lui, quel quarantenne, aveva voglia di alzarti la gonna e toccarti... e lo fece.
Duro' solo alcuni minuti, ma ci fu una grande eiaculazione che colo' sulle tue calze di nylon.
Sentimmo dei rumori ed io aprii la porta. Tu allora ne approfittasti per uscire.
Poi non ti vidi piu'. Per oltre sedici lunghissimi anni.
Ma oggi, finalmente, sei riapparsa.

Spero di rivederti ancora Cristina, bocca di rosa.

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